Chi
è Daniela Valente?
Sono da sempre incuriosita da tutto quello che mi succede intorno,
leggendo, scrivendo e lavorando nelle scuole alimento il mio spirito
bambino e la capacità di sorprendermi sempre di fronte alle grandi e alle
piccole cose.
Perché
scrive?
Scrivo perché, pur trovandolo faticoso, è l’unico modo per
raccontare e raccontarsi, leggo da sempre moltissimo perché leggere fa
viaggiare, sognare, commuovere, ridere... Insomma è un esercizio, un
allenamento per il mio cuore e per il mio cervello.
Quali
sono gli autori e i libri preferiti di Daniela Valente.
I miei libri preferiti? Leggo tantissima letteratura per ragazzi, non solo
per il lavoro che faccio, ma perché la trovo davvero bella, continuano ad
incantarmi gli albi illustrati e le storie di avventura. I miei autori
preferiti Roald Dahl, Aidan Chambers, Bianca Piztorno. Quando poi scelgo i
libri di varia mi piace una certa letteratura americana: Franzen, Roth,
tra gli europei la scrittura del francese Eric - Emmanuel Schmitt
autore, tra l’altro, di belle storie che hanno protagonisti i bambini
(Oscar e la dama in rosa, Ibrahim e i fiori del Corano, Il bambino di Noè).
Il
primo libro che ha letto, chi le ha fatto amare la lettura?
Il primo libro che ho letto? Non proprio femminile... una versione
illustrata dell’Isola del tesoro che conservo ancora, e poi da lì ho
iniziato a ingoiare di tutto: dai classici della letteratura per ragazzi
(Piccole donne in primis) passando per i romanzi rosa che si mescolavano a
tutto Hermann Hesse dell’adolescenza, dalla fantascienza di Asimov che
mi fece apprezzare un mio compagno di classe, ai racconti dell’orrore di
Poe, girando per una vasta raccolta di fumetti di Bonelli che condividevo
con mio fratello. Non mi sono fatta mancare nulla. Ancora oggi mi capita
di iniziare a leggere due libri contemporaneamente. Ogni luogo ha la sua
lettura. La persona che mi ha fatto amare i libri è stata mia madre,
anche lei forte lettrice e soprattutto forte narratrice. Adoravo ascoltare
da lei le storie di Giufà. Scrivo per raccogliere sensazioni e idee che
la vita e gli incontri mi offrono continuamente.
Cosa
sta leggendo in questi giorni?
In questo momento sto leggendo Metafisica dei tubi di Amèlie
Nothomb.
Ha
un luogo dell'anima per leggere e scrivere?
Leggo e scrivo dovunque, ma quando il tempo lo permette, e da noi al sud
quasi sempre, è la natura che mi ispira e commuove: il mare, le piante, i
fiori, gli animali tutto quello che vive e cresce è rassicurante per me.
Come
sceglie le storie che scrive?
La scelta delle storie viene dalla fantasia, ma più spesso dal mio
vissuto e si mescolano a quello che sono stata da bambina a quello che
vorrei diventare da grande. Sono storie di pancia e di cuore.
Ha
avuto tante "vite": Si è laureata in legge e hai fatto
l'avvocato, nelle scuole, nelle biblioteche fa l'animatrice alla lettura,
è una formatrice accreditata, ha lavorato con Maria Rita Parsi, è editor
di Coccole Books e ha scritto otto libri per bambini e ragazzi. Faccia un
bilancio di queste sue esperienze e ci indichi la strada che sta
percorrendo.
Le strade che si percorrono non sono quasi mai lineari e nella mia vita ho
fatto delle scelte che mi hanno fatto curvare verso direzioni nuove. Non
mi spaventa mettermi in discussione e ricominciare, la chiave per riuscire
sempre è la passione che si mette nelle cose. Se ti piace fare un lavoro,
i risultati saranno buoni, ti sarai divertito facendolo, avrai insegnato a
chi ti sta affianco il piacere di fare cose fatte per bene.
Oggi come responsabile editoriale della Coccole Books mi sento
privilegiata nel fare un lavoro mai uguale, che mi mette in contatto con
il meglio degli altri, con l’unico scopo di produrre occasioni ludiche e
insieme costruttive per i bambini.
Meridionale
e siciliana ha scelto di rimanere e lavorare nel sud. Perché?
Meridionale e siciliana: sono isolana e ne vado fiera, vivo da molti anni
in Calabria con mio marito (compagno di vita e di avventure) e i miei due
figli. Ho scelto di rimanere perché penso che questa terra così ricca,
abbia bisogno di persone che la apprezzano e le diano valore.
Da
sempre si occupa di giovani, bambini e ragazzi nelle scuole, nelle
biblioteche, nelle piazze. Chi sono i giovani meridionali oggi? Di cosa
hanno bisogno?
I ragazzi sono la chiave del
cambiamento, se c’è qualcosa che deve cambiare, dobbiamo partire da
loro, raccontando con il nostro esempio quanto sono fortunati per quello
che hanno e quanto occorre impegnarsi per costruire il nuovo più
buono. I ragazzi oggi hanno solo bisogno di buoni esempi e tocca a noi
darglieli. Genitori, educatori, insegnanti tutti possono fare la differenza.
Come sono gli insegnanti della scuola pubblica italiana che ha
conosciuto?
La scuola vive un momento
di grande difficoltà, per cambiamenti, assenza di risorse, burocrazie che
devono conciliarsi con i diritti. I docenti che ho il piacere di incontrare sono spesso una forza della
natura... Occorre una grande pazienza per fare il lavoro più importante
del mondo: l’educatore e se non ci sono intorno i giusti riconoscimenti
il rischio è rimanere sconsolati. L’alleanza, la rete tra le buone
prassi, e ce ne sono tante, può essere un elemento di forza.
Si
faccia infine una domanda e si dia una risposta per darci la possibilità
di conoscerla ancora meglio.
Daniela...Cosa vuoi fare da grande?
Continuare
ad avere un cuore bambino.
Bella 6 febbraio 2013.
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