"Nei tuoi occhi il mondo": LOREDANA FRESCURA conclude la Mostra del libro di Bella. |
"Credere nell’amore è rischiare, ma è vivere", questo, forse, può essere il senso ultimo dell’incontro di Loredana Frescura con i ragazzi di Bella e Potenza che ha concluso la decima edizione della Mostra del libro per l’infanzia e l’adolescenza, martedì 24 aprile 2007. Il suo libro "Elogio alla bruttezza", Fanucci editore, ha avuto dalla giuria dei ragazzi del Premio Nazionale di letteratura per l’infanzia e l’adolescenza " Città di Bella", oltre mille voti e per un pugno di preferenze è stata superato da Ermanno Detti che con "La mano Nera", Editori Riuniti, ha vinto, per la sezione dai tredici ai sedici anni, il premio. Per dire grazie a questi ragazzi nella mattinata al " Nitti" di Potenza si è incontrata con oltre 70 ragazzi e nel pomeriggio,nella biblioteca dell’Istituto Comprensivo di Bella,con gli alunni delle terze medie, che, nonostante non ci fosse scuola, erano presenti numerosi, con i loro docenti che li avevano guidati nella lettura, Rizzi, Ferrone e Tarantino Elisa. " Partecipo ad incontri in tutta l’Italia perché quando mi invitano nelle scuole e mi dicono che vogliono parlare con me dei miei libri, mi commuovo e non so dire di no; è un dovere parlare con chi ha letto i miei libri ; anche se poi, quasi sempre, mi pento per la fatica, i treni da prendere, i letti da cambiare… Non potevo dire di no a Bella e al suo premio che ho vinto nella prima edizione con " Nuvole da latte" e alla sua mostra del libro, così ben organizzata e coinvolgente". Per questo ha affidato i suoi quattordici alunni di seconda elementare alla collega del tempo pieno ( "vado d’accordo con lei, è disponibile, le ore poi le recupero " ), ha lasciato la sua scuola di Papiano , ristrutturata da poco, tra gli ulivi sulle colline dell’Umbria,ed è venuta in Basilicata perché " raccontare è un piacere, più che spiegare; io ho imparato di più quando i miei insegnanti mi hanno raccontato." Ha lasciato a casa i suoi due figli Mattia di 19 anni,che si prepara per la maturità ed Emilio di 14 anni. " Sono una mamma che sta in casa poco. Non sono un genitore soffocante.Quando ho telefonato prima, il grande stava stirando. Ho ascoltato i loro lamenti. So bene che preferirebbero una mamma che cucina e stira. Con i miei figli ho parlato chiaro " questa è la mia vita, io vi faccio partecipi. Mi fido di voi." Le prime volte, quando tornavo , trovava la casa devastata.E’ giusto che invitino gli amici, ma poi devono mettere in ordine, non devo trovare le molliche di pane sotto il divano. Appena mi è possibile li coinvolgo nella mia vita. Sabato prima di Pasqua siamo andati insieme a Roma. I miei parenti e il mio editore mi aveva detto che la città era tappezzata della pubblicità del mio ultimo libro " Un anno dopo l’amore ", il seguito di " Nei tuoi occhi il mondo". La metropolitana di Roma, sia la linea B che la linea A, avevano ai muri le locandine che luccicavano,perché fatte con una specie di lurex. Io viaggio molto.Viaggio da dodici anni. Viaggiare mette alla prova. Proprio a Roma, a ottobre, al ritorno da Ostuni per la Festa dei Bambini del Mediterraneo di Lorenzo Caiolo, avevo caldo , mi sono sfilatali cappotto, la borsa a tracolla in mezzo alle gambe e…. ho pensato "bravo lo scippatore"che, in un lampo, scappa con borsa e tutti i documenti, carte di credito….. che ho dovuto rifare. Quando mio figlio è partito per la prima volta non l’ho messo in guardia . Viaggiare mette alla prova, permette di scoprire le proprie risorse,quanto sono necessarie. E’ per questo che la scuola non deve essere facile, deve mettere alla prova per formare." L’incontro ha avuto inizio con la proiezione del video della canzone di Lorenzo Tozzi " Nei tuoi occhi il mondo" che è in vendita con il libro. Il giovane cantautore,proprio nell’edizione del maggio dell’anno scorso della Mostra del libro di Bella,aveva presentato in anteprima la canzone con una prima versione del video;ha ripreso il testo, che è della Frescura, e la musica e ha rifatto il video che viene trasmesso in questi giorni sul canale satellitare Music Box. I giovani attenti ascoltano ed applaudono;alla fine. Loredana racconta le difficoltà per girare il video, per trovare i soldi e comincia parlando dell’amore. " Ci sono tante sfumature nell’amore. L’amore nella vita conta più di tutto. E con l’amore tutte le cose contano di più. L’amore è contro l’individualismo, l’amore è collaborazione, cooperazione . E’ bello dire e dare affetto. Ne vale la pena. La parola amore non è abusata . Noi adulti non ce lo diciamo. Chi scrive lo scriva. Chi va in televisione lo dica." I giurati del premio hanno preparato molte domande sul suo libro " Elogio alla bruttezza", la storia di Marcella che si crede brutta, che non crede nella favola del brutto anatroccolo, che scrive per gli esami di terza media una tesina che ha per titolo " Elogio alla bruttezza", ma che alla fine scoprirà, grazie all’amore di un ragazzo della compagnia dei belli, che tanto brutta non è. Loredana racconta che il suo romanzo nasce in parte da problemi che ha vissuto quando era adolescente…" Sentivo, come tanti ragazzi di oggi, un terribile senso di inadeguatezza. Ho incontrato molti ragazzi che non si sentono adeguati perché non rispettano i canoni della bellezza di questi ultimi 15, 20 anni..L’unica immagine della bellezza l’abbiamo colpevolmente affidata al mondo dello spettacolo e non alla cultura. Questo libro vuole , in modo ironico, dire basta alle veline,all’idea imperante " furbo è meglio". Ho l’impressione che, per fortuna, qualcosa stia cambiando. La legge approvata in Spagna che ha bandito le taglie 38-40, le prese di posizione di stilisti e persone del mondo dello spettacolo,dopo la morte per anoressia di alcune modelle, vanno, mi sembra,in questa direzione. Gli adolescenti sono fragili più dei bambini perché si staccano dalla famiglia per diventare autonomi e vanno protetti da questi modelli". Alla domanda se anche lei non si piace racconta " Quando avevo 13 anni , ho tormentato mia madre per mesi perché volevo fare un intervento al naso.Non avevo paura dell’operazione. Mia nonna la convinse e partimmo per Roma. Roma è molto importante per me. Il mio paese è uno sputo di case. Venire a Roma per me è sempre affascinante. A quei tempi il chirurgo non aveva il computer e la possibilità della simulazione digitale,ma aveva un ritrattista che disegnò come sarebbe diventato il mio volto dopo l’intervento. Non mi sono riconosciuta e sono scappata dallo studio spaventata. Ho preso da mia madre un sacco di botte. Quando mi lamentavo per i miei capelli ricci che per ore mia madre era costretta a far diventare lisci, mio padre , che io ho amato molto, mi diceva " I tuoi capelli stanno bene sulla tua faccia" Bellezza e bruttezza sono dentro di noi. La società dell’immagine ci condiziona al punto tale che stiamo perdendo il senso della realtà. Siamo tutti in un reality. Tutti vogliono far parte di un reality perché non sopportano la realtà. Abbiamo talmente tanto da fare che nessuno si sveglia la mattina con un sogno da realizzare. Io credo sia fondamentale avere un rapporto equilibrato con gli altri. " Ed infine una domanda sul mestiere dello scrivere. Una ragazza chiede alla Frescura come fa ad essere maschio e femmina e a raccontare con il dialogo interiore i tormenti di Marcella e di suo fratello, il bello della famiglia. " Gli scrittori devono saper diventare sasso, collina e fiume, devono essere capaci di diventare qualsiasi cosa: bambino,vecchio; una volta sono diventata un etrusco. Voi adolescenti siete materiale vivo, mi interessate di più." Loredana ringrazia i giovani, chiede che la foto di gruppo sia inviata al suo blog:www. loredanafrescura.com e parte per la fiera del libro di Bologna. La aspetta il suo editore Fanucci e un regista .Forse, " Il mondo nei tuoi occhi " diventerà un film.Auguri Loredana e… grazie.
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