INTERVISTE...D'AUTORE

Curiosità, momenti di vita, pensieri ed attività degli autori ospiti nella Bibliomediateca di Bella e nelle scuole della rete

a cura di Mario Coviello - Dirigente dell'I.C. di Bella


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Incontro con FEDERICO APPEL

-                     Chi è Federico Appel ?

Un giovinotto di circa trent’anni, che ormai quasi non è più un giovinotto.

-                     Perché scrivi ?

Domanda difficilissima questa: si potrebbe dire perché mi diverto. Ma si dovrebbe anche dire, soprattutto, perché mi piace che qualcuno mi legga, e magari pensi alle cose che scrivo.

-                     Ti piace di più scrivere o disegnare ?

inizialmente non mi piaceva scrivere, mentre disegnare, anche in maniera selvaggia, mi è sempre venuto facile. Adesso non mi viene facilmente nessuna delle due cose, ma mi piacciono entrambe. Mi piacerebbe riuscire a fare un romanzo a fumetti,prima o poi.

-                     Qual è stato il primo libro che hai letto ?

In realtà non mi ricordo. Però il primo romanzo importante è stato il GGG di Roald Dahl.

-                     Qual è il libro  che ha segnato la tua formazione ?

Non credo che ci sia stato un libro solo. E posto che gli esami non finiscono mai, il libro fondamentale per la  propria vita, cambia. Una volta è uno poi passa il testimone ad uno nuovo. Per fortuna.

-                     Qual è il libro che tutti dovrebbero leggere ?

Direi che già il fatto di leggere un libro è importante.

-                     Il tuo autore preferito ?

Attualmente sono fissato con Tommaso Landolfi, ma ci sono anche Poe, Melville,Calvino, e altri ne verranno.

-                     E un consiglio per chi ha voglia di scrivere ?

Leggere leggere leggere

-                     Come sei diventato docente universitario di Letteratura per l’infanzia ? Hai prima insegnato ai piccoli e/o ai  più grandi ?

In realtà sono solo docente a contratto, il che significa insegnare gratis o poco più ed essere l’ultima ruota del carro. Sono arrivato a questo incredibile risultato studiando e studiando. La mia tesi di Laurea era su Antonio Rubino, scrittore e illustratore, e ho continuato durante il dottorato a  scrivere e studiare autori per ragazzi oggi dimenticati. Il mio lavoro di dottorato era incentrato ad esempio sulla letteratura d’avventura e in particolare su Yambo, autore e illustratore eclettico e strano.

-                     Mi sono divertito a leggere il tuo libro perché affronti il personaggio di Alessandro con ironia. Consiglieresti ai docenti di storia di insegnare allo stesso modo ?

In realtà non si può essere sempre ironici. Gli insegnanti di storia, se posso osare consigli, dovrebbero cercare di mostrare come non esistano verità assolute, ma come anche la storia, soprattutto quella, abbia angolature diverse, e diversi modi di intendere vittorie o sconfitte o eventi politici.

-                     Cosa pensi della scuola pubblica italiana dell’era Gelmini ?

Difficile dare una risposta senza arrabbiarsi,o soffrire.

-                     Alessandro è  sempre insoddisfatto lo sei anche tu? Cosa vuoi fare da grande?

Io in realtà non sono insoddisfatto. Però sono assurdamente ambizioso.Mi piacerebbe continuare a scrivere e disegnare. Ma anche avere una barca a vela,diventare campione olimpico, ricevere il Nobel, volare…

-                     Chi è Teresa alla quale dedichi il tuo libro

Teresa è la mia compagna, dai tempi del liceo.

-                     Sei sposato, hai figli, racconti storie ai tuoi bambini ?

Ho una figlia, che ha tre anni e si chiama Ada. A raccontare storie, prima di andare a letto, sono piuttosto negato. Meglio leggere insieme un buon libro.

 

Bella, 11 Maggio 2010